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Il Muzio, il Morra e il Marecchia
Brevi dal torneo a squadre di Pianoro
Il Muzio e il Morra, tanto per mettere in chiaro fin dal nome il fare bellicoso dei nostri. Il Marecchia, ovviamente a indicarne la provenienza. Si presenta a Pianoro con un nome alla Sergio Leone il trio de il Gambetto che l'anno scorso sfiorò il premio di fascia, chiamato a migliorarsi in questa edizione con Alessandrini in prima scacchiera, Rossi in seconda e Colicchio in terza (per un cambiamento nel regolamento non è stato possibile schierarlo in seconda). Livello altissimo, come sempre a Pianoro, i nostri erano schierati nella parte alta della terza fascia. Che sarebbe stata durissima ripetere il buon risultato dello scorso anno lo si è capito subito. Sulla strada de Il Muzio, il Morra e il Marecchia al primo turno sono arrivati i Tori imperiali di Roma (si fossero chiamati simpatia portami via nessuno avrebbe avuto da ridire), testa di serie n.5. Buone sensazioni in tutte le scacchiere, ma alla fine il divario di elo si fa sentire e i clementini perdono 3-0. Non c'è tempo per recriminare troppo e al secondo turno arriva la prima squadra abbordabile, per fare bene infatti è imperativo vincere contro gli avversari della stessa fascia. Questa volta è il turno di Anubi, composta da 3 bambini che non hanno ancora imparato a perdere. Finisce 3-0 per il Muzio con pianti in terza scacchiera e pugni sul tavolo in prima. I genitori avranno il loro da fare. Terzo turno contro Terzo InKomodo, squadra di fascia B. Qua i nostri lasciano quantomeno un pareggio che sa di beffa. Alessandrini perde un finale patto, Rossi riesce a strappare mezzo punto conto il Cm Tonetto e Colicchio prima annichilisce l'avversaria, poi per una superficialità perde la regina, ma nonostante questo la partita è ancora nelle sue mani che però gli scivola via fino alla beffa finale. 2-1 per Terzo InKomodo. Altra sconfitta arriva al quarto turno contro Pragg a nanna, l'unico ad andare a segno questa volta è Alessandrini. Si va così a pranzo con una sola vittoria nonostante il trio abbia disputato delle belle partite, servirà molto impegno nei 5 turni pomeridiani. Si ricomincia contro i bolognesi Perdoni narcolettici, partite a senso unico, si vince 3-0. Sesto turno e arriva un'altra squadra di fascia C, ma questa volta si perde 2-1. Colicchio in terza vince agevolmente, Rossi però si fa fregare la regina e Alessandrini commette un'imperdonabile errore (l'unica vera cappella del torneo) e si fa intrappolare la torre come un dilettante allo sbaraglio. Con tre turni ancora da giocare i nostri devono vincerne almeno due per migliorare lo score dell'anno precedente. Ci riescono brillantemente vincendo il settimo e l'ottavo turno 3 a 0. Questa è la differenza con la passata edizione, un anno fa si vinceva 2-1 e si perdeva 3-0, ora è il contrario. Non è comunque ancora finita, un pareggio nell'ultimo turno potrebbe portare a un premio di fascia. C'è aria di derby con San Leo che schiera in prima Gustavo Licor, Leonardo Pruccoli in seconda e Silvio Campidelli in terza. Si capisce che i Montefeltro vogliono lavare la mezza delusione per l'incontro contro Santarcangelo nel CIS e mostrano i muscoli. Ma se per Alessandrini in prima è una lenta agonia e un Rossi ormai stanco lascia un cavallo a Pruccoli che ringrazia, in terza scacchiera c'è tempo per lo spettacolo finale. A giochi ormai fatti un Colicchio fin troppo benevolo offre la patta a Campidelli che sprezzante rifiuta. Avrebbe fatto meglio ad accettare la generosa offerta perché Colicchio finirà con il padroneggiare meglio il finale e vincere la partita. Si perde 2-1 ma San Leo è avvisato. Si conclude così il Pianoro del Muzio con 4 vittorie e ben 15,5 punti totali. Meglio dello scorso anno...obiettivo raggiunto. Da segnalare anche la presenza della squadra Glasyas Gambit che si presentava per 2/3 da soci del nostro circolo: Alberto Ghiribaldi e Morvan Bruschi, hanno partecipato insieme al riminese Vladislav Lapin. Morvan, in particolare, si è reso protagonista di un gran torneo e di un'ottima performace elo. Terza squadra santarcangiolese presente erano Le carcasse, composta da Muccini Marco, Pazzini Elia e Ghirardini Roberto